25 APRILE 2018, pensando alla libertà riconquistata per tutti …anche per “ I ragazzi di Schianno”.

Fra qualche giorno celebreremo il “25 aprile“ , festa della Liberazione e Anniversario della Resistenza.
Era il 25 aprile del 1945 e, per quel giorno, il Comitato di Liberazione Alta Italia aveva proclamato
l'insurrezione generale in tutti i territori che ancora fossero occupati dalle milizie naziste e fasciste.
E’quella la data del nostro riscatto, senza di essa non avremmo avuto il 2 giugno 1946, con le prime consultazioni elettorali libere, il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea costituente. E non avremmo avuto il 22 dicembre 1947, giorno in cui ’Assemblea Costituente approvò la Costituzione italiana, che venne poi  pubblicata sulla GU il giorno 27 dicembre, per entrare in vigore dal 1 gennaio 1948.


Io non riesco a commemorare separatamente questi eventi, così distinti tra loro eppure così intimamente e sostanzialmente “una cosa sola”, la mia trinità civica, laica.


I valori e i diritti civili sanciti dalla nostra Costituzione per me sono sacri e tutti dovremmo conoscerli, amarli, praticarli pensando che non sono nati solo dalla violenza e dal sangue versato ma soprattutto dall’amore verso i propri simili, da un patto generoso, da un impegno di solidarietà verso le generazioni future e verso ogni popolo e ogni persona discriminata nei suoi diritti fondamentali.


E trovo straordinariamente affascinante che, nel clima non del tutto pacificato che il nostro paese viveva anche dopo il 25 aprile 1945, i Padri costituenti, pensando al grande valore universale delle libertà riconquistate, abbiano avuto la sensibilità civica e la grande umanità di scrivere nella nostra Costituzione l'art.10 che, al comma 3, sancisce: "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".  
Diritto d’asilo non solo per chi è perseguitato, per chi fugge dalla guerra o dalla tirannia, ma anche per chi nel suo paese non gode degli stessi diritti che la nostra Costituzione garantisce a noi!

Oggi il pensiero corre innanzitutto patrioti e partigiani che hanno dato la vita per la nostra libertà, ma anche a quei partigiani che, sopravvissuti alla barbarie, hanno contribuito a scrivere la nostra Costituzione e il suo art. 10.
E corre a quanti quest’articolo ha salvato la vita o ha aperto prospettive per un futuro degno di uomini liberi…magari lontani dalla propria terra, ma liberi.

Tra questi, un posto speciale occupano i “ragazzi di Schianno” ( in rappresentanza di tutti i migranti)  quel gruppetto di giovanissimi richiedenti asilo che arrivarono nel comune di Gazzada Schianno nell’estate del 2016, neri come l’ebano, miti come agnelli, educati e rispettosi come collegiali  e …spauriti  come animali braccati, grazie alla pessima accoglienza riservata loro dalla terna di sindaci leghisti ( Morazzone, Castronno e Gazzada Schianno) e dai loro supporters di  DoRa e simili (ne scrisse già VareseNews, QUI).

Nonostante tutti i tentativi per liberarsene, fatti dalla sindaca di Gazzada e dai  vertici provinciali della Lega ( leggiQUI ), questi ragazzi hanno avuto la forza d’animo di tenersi lontani dalle polemiche, di mantenere sempre comportamenti impeccabili, così da guadagnarsi giorno dopo giorno la simpatia e l’apprezzamento  delle associazioni di volontariato della zona (Caritas, Proloco, “Magari domani” , associazioni sportive) e di tanti singoli cittadini.
Infine la stessa sindaca deve essersi piegata a più miti consigli, al punto da consentire ai ragazzi di svolgere lavori socialmente utili anche per il Comune.

Tra qualche mese i “ragazzi di Schianno” saranno al giro di boa del secondo anno di presenza nella nostra comunità e il bilancio si presenta assolutamente positivo:
·       Dallo scorso anno frequentano un corso di italiano, di durata biennale, presso il “Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti – Varese; a questo si aggiunge un secondo corso integrativo a cura di volontari, presso l’oratorio di Schianno.
·       Hanno frequentato con successo un corso di formazione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi dell’articolo 37, comma 2 del D.lgs 81/08 e dell’Accordo Stato Regioni del 21.12.2011.
·       Alcuni di loro stanno frequentando un corso professionale per saldatori presso il Centro di istruzione e formazione professionale del Piambello, Bisuschio; altri imparano a riparare bici, a coltivare l’orto, ecc…
·       Tutti hanno svolto e continueranno a svolgere lavori socialmente utili per il Comune di Gazzada (sgombero neve, pulizia del cimitero, cura del verde pubblico) per la Pro Loco e la Caritas.


Le competenze tecniche acquisite e la loro intraprendenza li mette ora in condizione di svolgere, in aggiunta ai lavori di pubblica utilità con Enti locali, anche attività lavorative (retribuite con voucher) presso privati, in particolare lavori di imbiancatura, giardinaggio, orticoltura, e manovalanza varia.

I cittadini che desiderassero maggiori informazioni in tal senso possono rivolgersi eventualmente alla Caritas di Gazzada Schianno ed in particolare a don Luigi Milani (Parrocchia di Schianno).

Concludo con l’auspicio che il prossimo 25 aprile, festa della Liberazione, sia veramente festa per tutti perché la libertà e la democrazia, la giustizia sociale e la pace sono per tutti.

 Finché ci sarà anche una sola persona oppressa o discriminata per le sue idee, per il colore della sua pelle, per il suo credo religioso, per il suo genere, per il suo orientamento sessuale, per la sua salute o le condizioni economiche, la LIBERAZIONE non sarà veramente piena e completa.


Buona festa a tutti, ma soprattutto ai “ragazzi di Schianno” ed ai loro amici.


gdr

RASSEGNA FOTOGRAFICA 









Note:
- il manifesto "Destinazione Costituzione",proprietà ANPI , sulla foto qui pubblicata è stato integrato con la citazione dell'art. 10 comma 3 della Costituzione.
- si ringrazia per le foto Nuria Musoles  e i ragazzi.





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